Lo Stadio "Felice Squitieri" di Sarno

un pezzo di storia calcistica

Se sei stato almeno una volta allo Stadio Felice Squitieri di Sarno, sai che non è solo un campo da calcio: è un luogo che racconta decenni di passione, sacrifici e sogni. Io l’ho fotografato, e mentre lo facevo, ho pensato a quante storie questo posto potrebbe raccontare.

Inaugurato nel 1960, lo stadio porta il nome di Felice Squitieri, un aviatore sarnese caduto durante la Seconda Guerra Mondiale. Ma la storia del calcio a Sarno inizia molto prima. Prima che venisse costruito, le squadre locali si arrangiavano su campi improvvisati: si giocava lungo Corso Amendola, in quello che oggi è Piazza V Maggio, oppure in un’area chiamata “Lagno”, trasformata dai ragazzi dell’epoca in un rudimentale campo da gioco.

Poi, finalmente, l’idea di avere uno stadio vero e proprio prese forma grazie alla spinta della presidenza Esposito e del sindaco Capua. Il giorno dell’inaugurazione fu un evento memorabile: in campo scesero Roma e Salernitana per un’amichevole che segnò l’inizio di una nuova era per il calcio sarnese.

Uno stadio di provincia con un’anima

Oggi, il Felice Squitieri ha una capienza di 3.246 spettatori, divisi tra la Tribuna Centrale (coperta) e i Distinti (scoperti), dove una parte è dedicata ai tifosi ospiti. Non è uno di quegli impianti moderni da Serie A, ma ha un’anima, e questo lo senti ogni volta che entri. La pista d’atletica e le luci per le partite serali gli danno quel tocco da “stadio di altri tempi”, quelli in cui il calcio si viveva ancora più da vicino, senza filtri.

Negli anni, il campo ha visto di tutto: squadre che hanno lottato per la promozione, partite memorabili e momenti difficili. Nel 2016, lo stadio ha ricevuto un restyling con una nuova copertura per la tribuna, una sala stampa e una palestra. Poi, con le Universiadi del 2019, sono stati rinnovati spogliatoi, bar e terreno di gioco, oggi in erba sintetica.

Non solo calcio

Ma il Felice Squitieri non è solo un campo dove rotola un pallone. Qui si sono vissuti anche momenti che vanno oltre lo sport. Il 5 maggio 2023, lo stadio ha ospitato la “Partita del Ricordo” in memoria delle vittime dell’alluvione del 1998, un evento che ha segnato profondamente Sarno. Più di duemila persone hanno assistito alla partita tra la Nazionale Attori e una selezione locale, dimostrando come il calcio possa essere un veicolo per tenere viva la memoria e l’identità di una comunità.

E poi ci sono i bambini, quelli che qui hanno mosso i primi passi sul campo grazie a eventi come la Festa Regionale Fun Football, organizzata nel 2022 per i più piccoli. Perché il calcio non è solo tifo e competizione, ma anche futuro.

Il cuore pulsante del calcio sarnese

Oggi il Felice Squitieri continua a essere la casa della Sarnese 1926, dell’Intercampania,  Angels Episcopio e, quando il campo Aniello Viscardi di Lavorate è inagibile, anche l’ASD Lavorate Calcio 2013. Ogni settimana, sugli spalti, si radunano tifosi e appassionati, chi per sostenere la propria squadra del cuore, chi semplicemente per respirare quell’aria da calcio di provincia, quella che non trovi nei grandi palcoscenici, ma che è ancora autentica.

Fotografare questo stadio è stato un viaggio tra passato e presente, tra l’usura del tempo e la voglia di continuare a scrivere nuove pagine di storia. Perché, in fondo, ogni stadio ha una sua anima. E quella del Felice Squitieri è ancora lì, viva, a Sarno.

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