Street Photography Exhibition

Una di quelle cose che ho sempre voluto fare. Una mia mostra personale, mi sembrava impossibile, così lontana. E invece eccola, l’ho inaugurata il giorno del mio compleanno (a mezzanotte) fino al 28 di Dicembre dell’anno da poco concluso. Guardavo le mostre degli altri, quelle belle, quelle con le lucine a led singole su ogni foto, cocktail di benvenuto e oliva verde con tanto di stuzzicadenti. Tutto molto bello. Davvero. Ma io volevo fosse una cosa molto più amichevole, diretta, coinvolgente in parte. Ovviamente, l’aspetto economico era un fattore determinante in questa scelta, ma non totalitario. Ho pensato quindi di coinvolgere amici nella scelta del luogo adatto. Il Mamà Food & Drink è stato un luogo super accogliente, con tanto di musica gradevole, quella che amo in pratica, quella che intonano i 24 Grana e i Red Hot Chili Peppers. A Sarno, nella mia città, dove non succede mai niente. Nonostante ciò però ci provo sempre.

Ci provo a dare vita a qualcosa, ad una discussione, ad avvicinare persone con gli stessi interessi. La fotografia ormai fa parte della mia vita, ma infondo l’ho sempre saputo. Studiare filosofia mi ha permesso di prendere consapevolezza sul mezzo necessario a raccontare la realtà. La fotografia è questo per me, immortalare un momento che sia utile alla comprensione della realtà contemporanea, soprattutto per le future generazioni. Io non andrò in guerra, come hanno fatto i nostri nonni e i nonni dei nostri nonni. Non avrò nulla da raccontare la domenica a pranzo. Mi preparo per sostituire i racconti orali con racconti visivi, quelli che faranno strizzare gli occhi ai giovani del futuro perché ho immortalato un tizio con uno strano cellulare di 8 pollici in mano. Ecco, voglio lasciare qualcosa alle future generazioni. 

La mostra mi ha permesso di rincontrare molti amici, interessati a sentire le mie storielle dietro ogni fotografia ma anche per bere qualcosa insieme avendo come sfondo un giallo ormai troppo presente nella mia vita.

 

E niente, ho amato tutto ciò. Non vedo l’ora di rimboccarmi le maniche, non solo per mettere mano al portafogli ma anche per organizzare altre mostre di questo tipo. In mente, allo stato attuale, ne ho due. Poi si vedrà. 

Ci vediamo alla prossima uagliu.

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