Albe e Lica Steiner

Pionieri del Design Italiano e dell'impegno civile

Albe e Lica Stenier Raffaele Izzo Blog Preview

Albe e Lica Steiner sono due nomi fondamentali nella storia del design grafico italiano. La loro storia è quella di una coppia non solo legata dalla passione per la grafica e la comunicazione visiva, ma anche da un forte impegno sociale e politico. Attraverso la loro creatività, hanno influenzato profondamente la cultura visiva del XX secolo in Italia. Scopriamo insieme la loro storia, il loro lavoro e il loro impatto duraturo.

Gli Inizi di Albe e Lica

Abbasso Mussolini gran capo degli assassini Albe Steiner Raffaele Izzo Blog

Albe Steiner nasce a Milano nel 1913 e sviluppa presto un interesse per l’arte e il disegno. Era nipote di Giacomo Matteotti e, da bambino, disegnò una faccia di Mussolini con la scritta “Abbasso Mussolini gran capo degli assassini”. Lica, invece, viene da una famiglia ebraica milanese, anch’essa legata al mondo della cultura. La loro unione, nel 1938, segnò l’inizio di una collaborazione che avrebbe cambiato il panorama del design italiano. La loro storia si intreccia con la Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale, quando usano le loro competenze per creare materiali di propaganda antifascista.

Il Lavoro Creativo e l’Impegno Sociale

Dopo la guerra, Albe e Lica fondano lo studio di design Steiner a Milano, un laboratorio creativo dove grafica e impegno civile si fondono. I loro lavori includono manifesti, copertine di libri, pubblicità e progetti editoriali. Sono tra i primi a capire l’importanza della comunicazione visiva come strumento di persuasione sociale e politica. Contribuiscono a formare una nuova estetica, caratterizzata da un uso audace dei colori, delle forme geometriche e delle tipografie moderne.

I Progetti Iconici di Albe Steiner

Logo Coop Albe Steiner raffaele izzo blog

Albe Steiner è noto per una serie di progetti che hanno segnato la storia del design grafico italiano. Tra i suoi lavori più celebri spicca la creazione dei manifesti per l’azienda Olivetti negli anni ’50 e ’60, caratterizzati da un uso innovativo della tipografia e delle immagini che esprimevano modernità e funzionalità. Albe ha inoltre collaborato con importanti case editrici italiane, come Einaudi, per le quali ha realizzato copertine di libri iconiche, capaci di coniugare contenuto letterario e impatto visivo. Un altro progetto di rilievo è la campagna grafica per il quotidiano “L’Unità”, dove ha utilizzato il design come strumento di comunicazione politica, con un’estetica essenziale e diretta, finalizzata a coinvolgere il pubblico con un messaggio chiaro e potente. Tra le sue opere più importanti vi è anche la progettazione del logo per la COOP, realizzato nel 1963. Questo logo, con il suo carattere tipografico semplice e distintivo, rifletteva i valori di cooperazione e solidarietà del marchio. Utilizzando linee morbide e continuità visiva tra le lettere, Steiner ha creato un’identità grafica riconoscibile e memorabile che esprimeva l’approccio democratico e collettivo della cooperativa. Questi lavori non solo dimostrano la sua maestria tecnica, ma anche il suo impegno costante nel coniugare arte e impegno civile.

L’Insegnamento e l’Eredità

Oltre al lavoro pratico, Albe Steiner ha avuto un ruolo fondamentale come educatore nel campo del design, insegnando alla Scuola del Libro di Urbino e, successivamente, alla scuola di Ulm in Germania, e contribuendo alla formazione di intere generazioni di grafici.

Anche Lica, con il suo spirito critico e la sua creatività, ha promosso il design come mezzo di comunicazione etica e civile. Durante la Resistenza, Lica Steiner ha ricoperto un ruolo cruciale come “staffetta” tra i partigiani, trasportando messaggi e materiali vitali per la causa antifascista, spesso rischiando la propria vita per mantenere le linee di comunicazione tra i gruppi partigiani. Albe e Lica Steiner, insieme, hanno utilizzato le loro competenze per creare materiali di propaganda e sostenere la lotta per la libertà.

Oggi, l’influenza di Albe e Lica Steiner è visibile non solo nel campo del design grafico, ma anche in quello della comunicazione sociale e politica. Molte delle loro opere sono state esposte in musei e mostre internazionali e continuano a essere studiate per il loro valore estetico e simbolico.

La loro storia non è solo quella di due grandi designer, ma di due persone che hanno scelto di usare la loro arte e il loro coraggio per fare la differenza, ispirando chiunque creda nella potenza delle immagini e delle parole come strumenti di cambiamento sociale.

Se vuoi scoprire altre curiosità su Albe e Lica Stenier puoi ascoltare quello che ho da dirti in questo brevissimo video pubblicato su Instagram.
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Street photography di Raffaele Izzo a Berlino

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